Tutti sappiamo che una campagna pubblicitaria serve a creare ricordo nel consumatore e serve a indurlo all’acquisto. Esistono campagne però che, nonostante l’elevata visibilità mediatica, sono riuscite a sortire l’effetto contrario facendo crollare le vendite.
Testimonial sbagliati, associazioni di idee stravaganti e inciampi di percorso sono esemplificati in queste cinque campagne che tutti sicuramente ricorderanno.
Ecco un esempio celbre:
Quando un’azienda decide di adottare una mascotte che accompagni il proprio brand deve stare attenta alle scelta del personaggio giusto.
Taco Bell è un fast food a stampo messicano e decide nel 1997 di scegliere un Chihuahua come propria mascotte. Scelta che può sembrare simpatica: un cagnolino bruttino con occhi spalancati che desidera a tutti i costi un Taco Bell sembra poter funzionare.
I creativi non hanno pensato però all’associazione con il cibo per cani, che molti consumatori hanno fatto leggendo il claim della campagna: “Yo quiero Taco Bell”.
“Un cane associato al cibo che mangiamo noi? Cosa diamine ci potrà essere dentro questi taco??!!”
Nel 2000 poi la campagna fu ritirata a causa di una riscontrata perdita nelle vendite pari al 6%, generando nei consumatori la leggenda metropolitana che il cane fosse stato servito come Taco