RSS

Il Teamwork è veramente lo strumento migliore ?

11 Feb

Kevan Hall, guru nell’organizzazione aziendale, tramite il sito web della rivista di management britannica HCM ci invita a riflettere sull’evoluzione che il mondo del lavoro ha e sta facendo e quindi sulla ricerca di nuovi strumenti per l’organizzazione del lavoro.

Il mondo del lavoro si è modificato in multi stile, multi culturale, globale e soprattutto basato sul virtuale, ma siamo ancora certi che si debba lavorare in strette relazioni personali ? La maggior parte degli operatori oggi effettua il proprio lavoro in modo indipendente e davanti ad uno schermo di un computer , questo implica un veloce cambiamento nello stile organizzativo e personale. Hall arriva sino al punto di definire il lavoro in team come una delle maggiori cause di spreco, restrizioni e di ritardi in un’organizzazione. In una indagine molti collaboratori hanno identificato nei viaggi una delle cause di perdite di tempo più significative. Molte aziende per poter lavorare in team devono riunire spesso molti collaboratori provenienti da diverse località geografiche con conseguenti importanti perdite di tempo. Inoltre si è definito che i collaboratori di una azienda investono mediamente il 36% del proprio tempo in riunioni e conferenze; Le stesse persone sono convinte che il 50% di questo tempo sia buttato via.  Paradossalmente sono considerate ed apprezzate le pause caffè come una grossa opportunità per incontrarsi e chiarire degli aspetti professionali importanti. La maggior parte delle informazioni che si ricevono nel corso di riunioni potrebbe essere inviate per e-mail e quindi trovarsi meno frequentemente per discussioni. Trovarsi solo per seguire passivamente delle presentazioni Power Point e per condividere delle responsabilità oggi costa troppo ad un’azienda. Bisogna quindi al più presto rivalutare il lavoro in team e impedire che la responsabilità collettiva che identifica il team work continui ad essere un ostacolo alla velocità ed alla realizzazione di progetti. Hall usa una simpatica figura per rappresentare il team work e la chiama “spaghetti team”. Si consiglia di creare degli “star team” composti da collaboratori con i medesimi skill, e lavorare a progetti con chiare competenze  rapportando tutti alla stessa persona che funge da coordinatore. Sarà difficile rinunciare agli “spaghetti team” in breve termine ma cercare di creare dei team con al massimo 6 persone e iniziare a suddividere i partecipati in piccoli gruppi per iniziare a farli lavorare in “Star team” singoli o di due persone al massimo. Il team work é giunto al tramonto, identifichiamo i collaboratori Star e diamo competenza e fiducia, i risultati non tarderanno ad arrivare. Hall ha scritto un saggio dal titolo “Speed Lead®” che consigliamo a chi si interessa di questo importante tema.

Caratteristiche dello Star Team

Spaghetti Team:

–       Gli obiettivi non possono essere raggiunti senza il consenso di tutti

–       Le competenze si sovrappongono

–       Necessita di frequenti contatti personali e non

–       I membri del team sono dipendenti da informazioni da tutti e spesso si traduce in troppi mail che perdono di efficienza

Star Team:

–       le persone si possono concentrare individualmente sull’obiettivo

–       le competenze personali non si sovrappongono

–       i membri del team si identificano con gli obiettivi

–       comunicazione avviene verticalmente e solo a lavori conclusi

 
Lascia un commento

Pubblicato da su 11 febbraio 2012 in Uncategorized

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

 
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: