È dalle pagine della rivista svizzera PME che giungono validi consigli su come evitare la demotivazione dei collaboratori. Una inchiesta conferma che dopo 6 mesi l’85 % dei collaboratori perde quell’entusiasmo che permetterebbe di dare il massimo. Ma inesorabilmente questa tendenza continua nel corso degli anni seguenti. Sono principalmente 3 i criteri che influenzano questa evoluzione; il mancato raggiungimento di obiettivi, la disparità di trattamento nel confronto di colleghi e l’ambiente di lavoro nel senso di relazioni coi colleghi. Solo dirigenti intelligenti e empatici riusciranno a evitare questi ostacoli e a fare in modo di mantenere il più a lungo possibile quell’entusiasmo che ogni collaboratore dimostra all’inizio di un rapporto di lavoro. Proporre degli obiettivi personalizzati, ambiziosi ma raggiungibili, commentare il lavoro regolarmente e riconoscere i meriti dei collaboratori. Vari sono gli esempi di ditte che utilizzano questa strategia e risulta facile riconoscerle in quanto spesso favoriscono lo sviluppo dei collaboratori mettendo quale prima scelta per delle promozioni dei collaboratori interni. Lo stile di gestione delle risorse umane che deve essere utilizzato è quello dell’animatore. Essere animatore significa evitare la oramai superata formula del “comandare, controllare, correggere” per passare ad essere un aiuto dei vostri collaboratori, affiancarsi per raggiungere gli obiettivi assieme, criticare per aiutare. Importante è prendere atto che un vostro collaboratore accetterà più volentieri le critiche se sa di essere apprezzato in generale. Un ulteriore aspetto che si ritiene importante è la comunicazione. Spesso la frustrazione deriva proprio dalla mancanza di una comunicazione adeguata. Tutte le riunioni di direzioni dovrebbero concludersi con una riflessione su come comunicare a tutti i livelli le decisioni più importanti che sono state prese. La comunicazione in un’azienda deve essere immediata e sincera. La maggior parte dei vostri collaboratori sono fieri del lavoro che fanno e ne traggono soddisfazione, dimostrare fermezza con quella piccola parte di collaboratori che non fanno bene il loro lavoro non può che rafforzare la motivazione di chi lavora bene. Incoraggiare il lavoro di gruppo e ascoltare, ascoltare e ancora ascoltare. I collaboratori che vi suggeriscono dei consigli vogliono fare il bene dell’azienda. Il buon responsabile ascolta, riformula gli obiettivi e lascia che il lavoro venga svolto come suggerito dai collaboratori, questo è l’ultimo consiglio che viene trattato dall’articolo
La motivazione, un obiettivo sempre più difficile da raggiungere di questi tempi ?
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Mag