Utilizzare strategie e canali diversi per le diverse generazioni di pubblico
Il divario digitale tra le generazioni sembra stare diminuendo: la maggior parte degli intervistati ritiene infatti che non ci siano differenze significative nel comportamento di comunicazione fra i cosiddetti “nativi digitali” (sotto i 30 anni) e i “nativi analogici” (sopra i 30 anni), ma riconosce che i nativi digitali hanno caratteristiche specifiche: sono più interattivi, più coinvolti nella comunicazione, chiedono maggiori feed-back. Tuttavia solo il 20% delle aziende ricorre regolarmente a strategie e canali di comunicazione scelti specificatamente per dialogare con le diverse fasce di età, a fronte di un 40% che lo fa saltuariamente, un 21% che lo farà in futuro e un 19% che non prevede di diversificare la comunicazione.
Comportamento nei confronti dei media, una bella descrizione travata su “eventreport.com”
20
Lug