3 motivi per utilizzare Google Plus nel 2013
Lo ammetto: Google+ all’inizio non mi aveva convinto molto.
Purtroppo il tempo è tiranno e quindi raramente mi capita di utilizzare i social network come svago o perdita di tempo.
E qui arriviamo alla domanda da un milione di dollari.
A cosa serve Google+?
A prima vista potrebbe sembrare solo l’ennesimo social network. Ma Google+ è una vera e propria piattaforma collaborativa.
E quindi non è una perdita di tempo, ma un utilissimo strumento per lavorare online. Ho iniziato a usare Google+ per 3 ragioni.
1 – Le applicazioni di Hangouts aumentano la produttività
Su Google+ è possibile comunicare con i propri contatti aprendo unHangout, ossia un videoritrovo.
Ma gli Hangout non sono semplici videoconferenze.
Grazie alle applicazioni disponibili, i partecipanti al videoritrovo possono creare e modificare documenti in tempo reale.
Supponiamo che vogliate scrivere un documento con un amico che vive a centinaia di kilometri di distanza da voi (e a me capita spesso).
Vi basta aprire un Hangout e cliccare sull’applicazione Google Drive(vedi immagine a destra).
Potete quindi lavorare su un documento di Google Docs (testo, foglio di calcolo, ecc…) in contemporanea e comunicando con i vostri colleghi tramite chat, voce e video.
Un’altra applicazione che trovo estremamente interessante è Cacoo for Hangouts (non è immediatamente disponibile, potete attivarla cliccando su “Visualizza altre applicazioni”).
Quest’app consente di creare e condividere diagrammi con i vostri colleghi.
Potete così discutere in tempo reale su diagrammi di flusso (utile se state lavorando allo sviluppo di un software, ad esempio) o su mappe mentali.
Fra le altre app disponibili segnalo anche Youtube e SlideShare, per guardare video e presentazioni insieme ai partecipanti al videoritrovo.
2 – Con le cerchie si può eliminare facilmente il rumore di fondo
I vostri contatti di Google+ sono organizzati in “cerchie”. E quindi potete creare delle cerchie per amici, colleghi, parenti, ecc…
Nelle cerchie potete posizionare non solo persone (es.: Michele Caivano) ma anche pagine (es.: SoluzioneAgile.it).
Articolo da fortunecat.it
Il fatto che nella strutturazione delle cerchie le pagine siano equiparate ai profili personali è un vantaggio non da poco. Le pagine sono infatti delle ottime fonti di notizie. Potete quindi creare delle cerchie tematiche di sole pagine (io ad esempio ho una cerchia “Siti che seguo”).
Nella home di Google+ potete sia visualizzare lo stream globale che raccoglie gli aggiornamenti di tutte le cerchie (nella figura corrisponde alla voce “Tutti”), sia filtrare gli aggiornamenti in base alle singole cerchie.
Per ogni cerchia inoltre è possibile definire una “priorità“. Grazie a questa funzione potete definire la quantità di aggiornamenti che desiderate ricevere da ogni cerchia.
Io ad esempio preferisco ricevere più aggiornamenti dai colleghi e dai siti che seguo, meno da altri contatti non lavorativi.
3 – Potete associare i vostri contenuti in giro per il web al vostro profilo su Google+
Last but not least. Se avete un sito web o un blog, potete collegare il vostro profilo Google+ ai vostri articoli. Così facendo le informazioni sul vostro profilo compariranno nei risultati di ricerca di Google.
Ci sono vari modi per ottenere l’attribuzione dei contenuti. Ma la soluzione più semplice secondo me è la seguente.
Inserite nei vostri post un link del tipo:
<a href="https://plus.google.com/VOSTRO_ID?rel=author">Google</a>
E aggiungete nella sezione “Contributore di” del vostro profilo Google+ il link al vostro sito web. Niente di più semplice.