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Un profilo interessante del viaggiatore che acquista on line (da Webinfermento.it)

05 Nov

Con l’avvento dei social media e con l’evoluzione delle tecnologia con il quale vi si ha accesso, quasi tutte le aziende che forniscono servizi e prodotti alle persone si sono trovate a rinnovare il proprio modo di operare per fornire, al sempre più esigente e tecnologico pubblico, tutti i servizi che richiedono da qualsiasi dispositivo.

L’utente è più consapevole delle sue esigenze di navigazione tanto che adesso è nella condizione di poter dover escludere a priori quelle aziende che non permetto ad esempio una consultazione efficiente dei contenuti di un sito da mobile o quelle aziende che presentano i propri prodotti in modo datato o obsoleto rispetto ai canoni dettati dal web.

Io posso parlare in prima persona, anche se troppo addentrata nel settore, ma mi definisco un cliente difficile e “pretendo” che i servizi che ricevo da determinate aziende online, rispecchino determinati standard e che mi garantiscano un sufficiente grado di soddisfazione quando mi trovo a consultarli. Questo è valido sia per la fruizione dei contenuti online che per l’acquisto di prodotti online.

Ogni settore non è esente da questo tipo di trattamento ma, data la diffusione e il successo, forse è il settore turistico quello posto più sotto la lente d’ingrandimento e, essendo molto competitivo, non essere al top vuol dire esser fuori da qualsiasi giro d’affari.

Una ricerca firmata Google, tradotta in infografica da Monetate, analizza il comportamento del viaggiatore online, a livello globale, definendo il suo rapporto con la tecnologia in rapporto alle azioni di prenotazione o acquisto di pacchetti di viaggio online.

Il profilo dell’utente viaggiatore online

Definita “elite del viaggiatore digitale”, la cricca è composta da utenti il cui profilo utente ne viene ben delineato. L’utente alla ricerca del proprio viaggio ideale possiede almeno due dispositivi dal quale consultare le offerte, uno smartphone e tablet, ha un’eta inferiore ai 45 anni (81%) e utilizza principalmente il mobile per accedere ad internet (nel 62% dei casi), complessivamente nel 78% dei casi la vacanza viene organizzata online e la spesa media non supera i 646$.

Il consumatore digitale nel settore viaggi ha anche un carattere distintivo: è compulsivo. Infatti, nel 65% dei casi è alla ricerca di coupon o sconti su camere, viaggi, pacchetti e affitti auto e, nel 7,5% dei casi, ha piacere a condividere i propri acquisti online soprattutto da tablet.

É un profilo utente che stupisce? No, se pensiamo che l’adozione dei dispositivi mobile per l’accesso ad internet ha conosciuto un incremento di adozione del +28% in soli 2 anni (al 2011 al 2013) e il trend è in continua crescita dunque, per chi si propone nell’online, è un dovere sfruttare questa opportunità se non altri per non esser tagliato fuori.

L’esperienza utente è importantissima

Altro dato importante è che ben il 27% degli utenti globali decide di prenotate la propria vacanza attraverso lo smartphone e dopo aver consultato ben 22 siti differenti! Questi dati la dicono lunga su quanto sia importante oggi investire in siti che permettano una consultazione adeguata dei contenuti adatta a qualsiasi dimensione di schermo e che di base garantiscano anche che la prenotazione possa avvenire in tutta tranquillità e sicurezza tramite mobile. Questo dato è confermato dagli utenti: l’84% afferma che una user experience positiva sul sito è importantissima quando si tratta di prenotare online e solo il 20% risulta realmente soddisfatto dopo dell’esperienza online rispetto a quella offline.

3 consigli per rendere vincente l’esperienza dell’elite di viaggiatori digitali

Infine i tre principali consigli da seguire per soddisfare l’utente viaggiatore.

1. Migliorare l’esperienza di prenotazione attraverso i diversi dispositivi che si traduce nel semplificare i passaggi e renderli più leggeri e meno macchinosi ma soprattutto nell’essere competitivi nel mercato.
2. Garantire che il messaggio sia coerente e adatto all’esperienza che l’utente vive. Se un utente clicca su un’advertising, bisogna essere certi che la landing page di atterraggio sia identica all’ambiente che ha lasciato prima del click.
3. L’esperienza prima di tutto. Garantire che i dati che l’utente ha inserito o le preferenze che ha espresso vengano utilizzate per garantire un processo di prenotazione quanto più cucito sulle sue esigenze in base alle destinazioni preferite, posti a sedere o altre offerte.

 
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Pubblicato da su 5 novembre 2013 in Uncategorized

 

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