Non importa quanto importante o grande siano le vittorie giornaliere, importante è percepire di aver raggiunto un punto di successo, questo genera uno stato positivo dal quale nasce la motivazione del collaboratore. E la catena del successo non termina, la somma di queste piccole vittorie genera a lungo termine dei legami tra il collaboratore e l’azienda sempre più forti, che portano a creare un team d’eccellenza, un team che genera dei risultati che vari specialisti considerano ”spettacolari”.
L’esatto rovescio della medaglia sono quei “manager” che, per abitudine, trovano sempre delle osservazioni da fare ai loro collaboratori, questo porta ad uno stato di demotivazione che porta il team a fare il minimo indispensabile e a non rischiare di prendere decisioni, in quanto non le ritengono di loro competenza. Un modello di gestione basato sulle piccole vittorie presuppone un’organizzazione del lavoro basata su “catalizzatori” e “alimenti”. Catalizzatori sono gli obiettivi chiari e condivisi dai collaboratori, catalizzatore è una certa autonomia dei collaboratori con compiti e responsabilità chiari; catalizzatore è il tempo che viene concesso per portare a termine un determinato lavoro e la collaborazione che il sottoposto sa di potervi chiedere in caso di bisogno. Alimenti sono i supporti personali che vengono dati giornalmente: il rispetto, la riconoscenza pubblica dei successi raggiunti ed un ambiente di lavoro gradevole. Richard Racide di HPR, ditta francese, ci ricorda che è soprattutto in periodi di crisi che bisogna sviluppare una sensibilità tale da farci apprezzare i piccoli successi dei nostri collaboratori. Nei periodi dove tutto va bene, i successi si ripetono e ogni collaboratore raggiunge la motivazione massima tramite i risultati aziendali. Ma quando i tempi sono più duri, ed i successi aziendali stentano ad arrivare, ecco che ogni piccolo risultato positivo ha delle grosse ripercussioni sul risultato generale. Purtroppo in tempi duri si ha la tendenza a mettere sotto pressione l’organizzazione, e questo ha degli effetti oltremodo negativi sulla motivazione del singolo e del collettivo. Ultimo ma non ultimo, non dimentichiamo noi stessi, anche noi dobbiamo assolutamente imparare a ringraziarci ed a complimentarci con noi stessi per le piccole vittorie conseguite…