Ho passato l’anno a sentire albergatori che si lamentano delle commissioni che devono pagare alle OTA ma ne ho visti pochi reagire. In effetti su webfermento leggo:
Se la struttura è nuova e ha poco budget, non potrà fare a meno delle OTA per iniziare. Tra l’altro, essere presenti nei portali giusti aiuta a costruire la “reputazione” che sarà utile per la Local SEO.
Questo ragionamento é sensato, senza delle OTA non si va da nessuna parte, specialmente per un mercato periferico come il nostro. Solo le catene possono pensare di reagire e fare attività dirette di SEO e riescono, con fatica, a farsi trovare da potenziali clienti nuovi.
Interessante il consiglio che viene citato, sempre su questo articolo di webfermento, di ottimizzare la mappa di Google my Business e su Google my Maps. Sono due attività a basso costo ma interessanti per farsi trovare sull’area destra della finestra di risposta alle ricerche. Se si hanno delle story uniche si possono anche pubblicare su Wikipedia e soprattutto non dimenticarsi di lavorare sui siti C2C, tripadvisor in prima ma ogni giorni ne arrivano di nuovi. Troppo complicato ? non avete tempo ? quest’anno ho conosciuto trustyou.com che consiglio di analizzare bene.