Per tutti quei soggetti, e sono tanti, condizionati dalle emozioni causate da eventi ordinari e straordinari, questo articolo apparso sulla rivista Svizzera PME Magazine vuole dare gli strumenti per gestire le emozioni e stimolare le emozioni positive per ottenere il massimo da voi stessi e dai vostri collaboratori.
Grazie a studi scientifici ed a osservazioni si è potuto constatare che le emozioni non nascono dal nulla ma da cinque fattori ben distinti: la stima o riconoscimento dei propri valori, i rapporti interpersonali, l’autonomia, lo status acquisito nell’ambito professionale ed il tipo di professione e di ruolo dove siamo attivi. Gestire proattivamente questi fattori può permettervi di gestire un colloquio potenzialmente negativo e trasformarlo in positivo e quindi ottenere una collaborazione migliore da vostri responsabili o colleghi. Per potersi immaginare come sia in pratica prendiamo l’esempio di due dipendenti licenziati da una ditta. Quando il dipendente è stato informato che il suo dipartimento verrà soppresso a causa di una ristrutturazione il suo responsabile non si è curato di lodare gli anni passati in azienda e quanto il dipendente ha fatto per la stessa, ci si è limitati ad annunciare la chiusura del reparto. Questo ha causato un sentimento di rabbia e di isolamento da parte degli ex-collaboratori i quali non esitano a passare al contrattacco interpellando sindacati ed avvocati. In un secondo caso il responsabile annuncia singolarmente ai dipendenti la stessa notizia, ma suscitando emozioni; Si comunica le difficoltà che l’azienda deve superare non all’ultimo momento ma almeno tre mesi prima di un eventuale licenziamento, si è offerta la possibilità di restare per un certo tempo al 50% (agire prima e non reagire all’ultimo momento) e nel caso i risultati fossero migliori, ritornare al 100%. Il responsabile ha assicurato il suo appoggio nella eventuale ricerca di altre possibilità professionali e personali. Anche se quest’ultimo caso ha perso il lavoro, come il primo, la percezione dell’azienda cambia totalmente e sicuramente si potrebbe considerare anche una riassunzione in futuro.
Gestire in modo attivo questi cinque parametri è sicuramente più dispendioso per la direzione ma risulta estremamente redditizio a medio e lungo termine. Incoraggiare il benessere emozionale dei collaboratori deve essere un caposaldo della filosofia di conduzione di un’impresa, e permette di raggiungere un valore aggiunto notevole ed una resistenza maggiore della struttura intera in periodi di crisi