oggi vi ho estrapolato da un articolo sulle attività di promozione vendite una parte che ritengo sia molto importante e soprattutto ben fatta. buona lettura.
1. Obiettivi incentrati sulle vendite:
– aumento della quantità venduta e del fatturato;
– mantenimento dei volumi di vendita;
– smaltimento di scorte in eccesso;
– ripresa, mantenimento, consolidamento della quota di mercato;
– attenuazione della stagionalità delle vendite;
– creazione di una barriera all’entrata dei nuovi concorrenti;
– aumento del numero di clienti.
2. Obiettivi incentrati sul consumatore:
– stimolo alla vista di un negozio;
– incentivazione del riacquisto;
– ampliamento della conoscenza di un’insegna o di uno specifico negozio;
– aumento della quantità di acquisto;
– aumento della frequenza di acquisto;
– modificazione del formato di un prodotto acquistato abitualmente;
– aumento della disponibilità del prodotto in casa;
– raccolta di informazioni per identificare i consumatori;
– aumento stabile della quantità consumata;
– aumento dell’esclusività di utilizzo di un negozio;
– modificazione del posizionamento del negozio o dell’insegna o rafforzamento del posizionamento attuale;
– concorso alla qualificazione dell’immagine dell’insegna;
– aumento della fedeltà;
– suggerimento, consiglio del negozio o dell’insegna ad altri consumatori (word of mouth o passaparola).
3. Obiettivi incentrati sul personale di vendita e di servizio:
– aumento delle vendite;
– facilitazione dell’azione di vendita;
– offerta di un’argomentazione di vendita;
– acquisizione di nuovi clienti.
Tipi di promozioni per stimolare la domanda
Una volta studiate le esigenze del mercato, i marketer hanno la responsabilità di lanciare promozioni stimolanti e di migliorare la domanda dei consumatori. Questo può essere fatto con vari mezzi che tutti conosciamo:
– Promozione dei prezzi. Una riduzione del prezzo di un prodotto o servizio su base temporanea o indeterminata, con l’obiettivo di risvegliare l’interesse nei confronti dei richiedenti
– Promozione in quantità. Commercializzare più quantità allo stesso prezzo. Le promozioni 2×3 o i regali che prendono i prodotti ne sono una buona prova.
– Promozione nel servizio post-vendita. È una caratteristica della differenziazione, perché sebbene il mercato abbia prodotti eterogenei, tutti cercano di soddisfare le stesse esigenze, quindi una caratteristica della differenziazione nella qualità del prodotto è quella di offrire un servizio ottimale.
– Promozione nella durata. Un altro strumento per attirare e coinvolgere il cliente è quello di offrire un rapporto duraturo tra cliente e produttore, offrendo sconti e servizi migliori al primo in cambio del mantenimento di un cliente fedele al secondo.
La scelta degli strumenti promozionali
Nella fase di pianificazione è importante tenere presente, oltre agli obiettivi, le caratteristiche del mercato, la situazione competitiva, il costo e l’efficacia di ogni possibile alternativa.
Promozioni al consumatore
Gli strumenti e le tecniche promozionali rivolti al consumatore comprendono i campioni, i buoni sconto, le confezioni speciali, premi e gli omaggi.
I campioni offrono all’acquirente la possibilità di provare il prodotto. E si sa, sene vale la pena, chi “assaggia” ritorna
Utilizzare dipendenti e collaboratori per distribuire campioni e possibilità di prova di un prodotto nell’industria dell’ospitalità può essere un mezzo promozionale molto utile ed educativo.
Molti sono gli approcci di successo utilizzati per aumentare la conoscenza del prodotto:
– fornire programmi di formazione professionale continui; offrire vendite e programmi di incentivi;
– condividere le informazioni sul prodotto con gli impiegati attraverso newsletter e brochure.
– I buoni sconto danno diritto a uno sconto sul prezzo di vendita di un certo prodotto a chi li consegna al momento dell’acquisto. –
Gli omaggi (samples) sono beni offerti gratuitamente o a un basso costo come incentivo per comprare un prodotto.
Azioni di sampling con ausilio di promotrici sia instore sia outdoor sono molto utilizzate