Nel mercato on line questa é la tendenza attuale, interessante articolo tratto da marketingjournal
In Italia è un fenomeno ancora limitato, ma la possibilità di fare acquisti online e distribuirne l’onere in quattro o più tranches, senza dover ricorrere alle soglie di accesso e ai costi della carta di credito si sta facendo strada. Il punto sui vantaggi e i rischi per i merchant
L’ascesa della formula “Buy Now, Pay Later” (compra ora, paga dopo) come opzione di pagamento nei siti di commercio elettronico senza che vi siano – ed è un aspetto altrettanto contro-intuitivo, addirittura spiazzante – interessi o aggravi di spesa per il consumatore, salvo che vi siano ritardi nei pagamenti, ha molto a che fare con i dati e con la capacità della tecnologia applicata ai servizi finanziari (il cosiddetto “fintech”) di rendere più efficiente il calcolo del rischio attribuito a un acquirente e di sburocratizzare i processi necessari a concedere il credito.
Come funziona il compra ora, paga dopo
Se in Italia è ancora limitata l’adozione di tale formula – secondo la società di investimenti londinesi Butter solo il 2% del valore delle transazioni e-commerce – in Svezia ne costituisce il 23%, in Germania il 19%, in Norvegia il 15%: l’origine svedese di uno dei principali operatori, Klarna, induce a pensare che le prospettive di crescita di questo servizio dipendano più dall’offerta che dalla domanda, più dalle partnership e dall’integrazione delle tecnologie dei provider nei metodo di pagamento offerti dai principali siti e-commerce internazionali e locali che dalla richiesta da parte dei consumatori.
Già, i consumatori: al momento i dati li riconducono soprattutto a una platea di giovani donne che si servono di tale possibilità per l’acquisto di capi di abbigliamento e accessori per la cura della persona e della casa per distribuirne l’onere in quattro o più tranches, senza dover ricorrere alle soglie di accesso e ai costi della carta di credito, ma nel futuro l’estensione dell’offerta a merceologie diverse può modificarne, e di molto, l’identikit.
Se la tecnologia sulla quale si basano i servizi BNPL comincia dunque dalla sua capacità di affrontare con successo aspetti quali la gestione della solvibilità dei clienti, gli adempimenti amministrativi necessari a renderli disponibili a un pubblico di consumatori vasto quanto i milioni di persone che acquistano online e l’integrazione tecnica e finanziaria di tali servizi nei siti e-commerce, diversi sono gli algoritmi proprietari utilizzati dagli specifici operatori. Ad esempio, la svedese Klarna si avvale:
– di modelli di punteggio di credito proprietari
– dello storico dei pagamenti dei clienti già gestiti: per questo, vi è un effetto di scala
determinato dalla diffusione del servizio;
– di dati legati alla specifica transazione, es. l’importo dell’acquisto e il merchant coinvolto;
– dello storico del comportamento creditizio disponibile
– di elementi non tradizionali quali la tipologia di smartphone posseduto, il luogo di
navigazione, il browser usato e altri dati disponibili online.
La recente acquisizione, proprio da parte di Klarna di un importante comparatore di prezzi come Pricerunner, è coerente con la volontà di acquisire sempre più informazioni in merito all’utente lungo tutto il suo processo di acquisto.