Proprio nel momento in cui sempre più punti vendita tradizionali aprono una vetrina in rete, all’inverso ecco il caso del colosso Google, che ha aperto un corner “on the road”.
25 metri quadrati, all’interno dello store della catena PC World – in Tottenham Court a Londra – dedicati essenzialmente alla vendita del Chromebook (il notebook che, utilizzando il sistema operativo Chrome OS, sfrutta le potenzialità del Cloud Computing e risulta estremamente semplice e veloce, con un tempo di connessione di soli 8 secondi) e dei suoi accessori.
Eppure, nonostante si tratti al momento di un semplice shop in shop, con l’odierna apertura della “Chrome Zone” è impossibile non pensare alla volontà, da parte di Google, di fare d’ora in poi concorrenza agli Apple Store.
D’altronde, secondo un’indagine svolta dallo stesso gigante di Mountain View, l’80 per cento dei laptop viene acquistato in un punto vendita fisico: “Abbiamo notato – giunge la spiegazione da Google Inc. – che quando la gente prova e gioca con il nostro device, ne risulta un livello di comprensione differente. Per questo, vogliamo che la gente possa entrare nei negozi e vedere, o meglio provare liberamente i dispositivi Google”.
Non a caso, corre quindi voce che a breve saranno aperti altri punti vendita nel Regno Unito, tutti caratterizzati da un’immagine molto friendly, un importante utilizzo del colore con predominanza del blu (tinta prediletta anche da Apple, perché comunica tranquillità) e, soprattutto, una notevole presenza di personale specializzato.
Come a dire che, per comprendere appieno il mondo virtuale, bisogna tornare al “vecchio” rapporto face to face